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La nostra trasparenza
Il candidato del centrodestra Cono Cimino qualche giorno fa ha rilasciato una dichiarazione dove, tra le altre cose, faceva riferimento al fatto che in caso di vittoria, il suo contendente Piero Cecchini, candidato del centrosinistra, si troverebbe nelle condizioni di dover onorare presunte “cambiali” contratte dal Partito Democratico verso non meglio identificate figure o potentati locali. A questo proposito invito il candidato del centrodestra a chiarire meglio il suo concetto e ad esplicitare chi, facendo nomi e cognomi, nell’attuale gruppo dirigente del PD o tra gli eventuali consiglieri comunali eletti nelle fila di questo partito sarebbero garanti di queste presunte “cambiali”, entrando anche nel merito del contenuto delle cambiali stesse e di come queste sarebbero eventualmente onorate. Visto che Il candidato di centrodestra passa per una persona per bene, della cui cosa non ho motivo di dubitare, credo che non gli sia difficile soddisfare questa piccola richiesta, correggendo una scivolata di stile ed evitando le solite generiche banalità.
Da parte mia, come segretario locale del Partito Democratico, posso affermare, ma è sotto gli occhi di tutti, che tutti i partiti che costituiscono la coalizione di centrosinistra ed il candidato Cecchini hanno condotto una campagna elettorale trasparente, rivolta all’intera città, ricercando consensi tra la gente sulla base del proprio programma e della credibilità dei candidati, senza ricercare l’appoggio di poteri forti locali o comitati di alcun tipo. Chi continua a dipingere un PD avvinghiato al “potere per il potere” fa la stessa figura di Berlusconi quando accusa chiunque non rientri tra le sue simpatie di essere “comunista”.
Il Partito Democratico, pur tra mille difficoltà, ha intrapreso con coerenza un percorso di costante rinnovamento che lo ha portato a liberarsi di alcuni pesi del passato, e lo ha fatto consapevole che questo avrebbe comportato anche un costo immediato in consensi elettorali. L’alleanza con i restanti partiti di centrosinistra, anche con quelli più critici in passato verso alcune scelte amministrative, è la dimostrazione di questa volontà. Così come lo è la candidatura di Piero Cecchini, uomo libero ormai da tempo da schemi politici locali, scaturita da un confronto democratico quali le primarie di coalizione, e quella dei componenti della lista consigliare.
Può il candidato di centrodestra vantare la medesima indipendenza dai poteri forti locali? O sotto il trucco del civismo si nasconde la necessità di “accontentare” una folla di pretendenti, con posizioni tra loro anche inconciliabili, che presenteranno “cambiali”all’incasso. Riuscirà Cimino a resistere, solo per fare un esempio, alle “pressioni” di quella parte della PDL più vicina alla “Compagnia delle opere” (Comunione e Liberazione) e gestire il tema della sussidiarietà e del sociale in modo, per usare una parola a lui cara, “bipartisan”?
Il segretario PD
Giuseppe Prioli
Cimino si toglie la “maschera”. A Cattolica come a Milano: la destra del fango
Finalmente le Destre a Cattolica hanno mostrato il loro vero volto. Dopo giorni in cui Cono Cimino e i suoi alleati hanno cercato di coprire l’appartenenza politica al polo delle destre italiane, come se la Lega e il PDL nella Regina fossero improvvisamente confluiti in un officina civica, con le dichiarazioni sulla presunta incompatibilità a ricoprire la carica di Sindaco di Piero Cecchini, Cono Cimino si toglie la “maschera”. La Destra che lui rappresenta è a corto di argomenti politici, di proposte per il buon governo della città, e basa la propria azione su argomentazioni inesistenti pur di attaccare quelli che per loro non sono “avversari” politici ma “nemici”. Applicando per questi ultimi un trattamento “speciale” che ricorda i metodi usati da Berlusconi nei confronti dei giudici, degli avversari politici, dei giornalisti liberi: insomma il metodo “Boffo”. Tralasciando di applicare per sé e per i propri sodali lo stesso metro di misura. Il metodo è chiaro: bisogna denigrare e denigrare l’avversario politico fin quando qualche schizzo di fango, nel sentire popolare, rimarrà appiccicato addosso alla vittima di turno. Quando non si può “sconfiggere” l’avversario con le proposte politiche, con la credibilità di un progetto e delle persone che dovranno condurlo, prima ci si camuffa in altro, in questo caso da civico, e poi, inevitabilmente, inizia l’opera di denigrazione. Emerge quindi con limpidezza il dato politico di quello che sta accadendo a Cattolica, ovvero nella Regina si confrontano due idee di sviluppo civico, economico e culturale della città: da una parte un nuovo centrosinistra unito e rinnovato, l’unica vera novità di questo confronto, che è in grado di rilanciare la nostra città nel suo complesso senza dimenticare alcuno e dall’altro una destra che non ha neanche il coraggio di dichiararsi tale. Auspichiamo che il prefetto intervenga il primo possibile per rassicurare i cittadini sul regolare svolgimento della tornata elettorale, garantendo loro la possibilità di poter scegliere liberamente il proprio sindaco. A tal fine il nostro candidato Piero Cecchini si è messo a completa disposizione del prefetto.
La Coalizione di Centrosinistra Unito
A.S.L. – Cattolica con Cecchini – IDV – PD – PSI